la Morfologia dell'Aggettivo
⇨ Superlativo Relativo
testo - pag.1
Gli analfabeti delle emozioni
Oggi l'educazione emotiva è lasciata al caso, e tutti gli studi e le statistiche concordano a segnalare la tendenza, nell'attuale generazione, ad avere il maggior numero di problemi emozionali rispetto a tutte quelle precedenti. E questo perché oggi i ragazzi più giovani sono i più soli e i più depressi, i più rabbiosi e ribelli, i più nervosi e impulsivi, i più aggressivi e quindi i meno preparati alla vita, perché i meno forniti di quegli strumenti emotivi indispensabili per dare avvio a quei comportamenti quali l'autoconsapevolezza, l'autocontrollo, l'empatia, senza i quali saranno sì capaci di parlare, ma non di ascoltare, di risolvere i conflitti, di cooperare.
(adattamento da U. Galimberti, in "la Repubblica", 5 ottobre 2002)
(proff. Galeotti e Vecchi)
lessico - pag.1
emotiva = legata alle emozioni, ai sentimenti
concordano = sono d'accordo
autoconsapevolezza = è l'essere coscienti di se stessi, della propria esistenza e delle proprie caratteristiche ed emozioni
empatia = è la capacità di capire pienamente lo stato d'animo degli altri e le loro emozioi, che si tratti di gioia o di dolore
(proff. Galeotti e Vecchi)
guida - pag.1
Dal testo alla teoria
Nel testo puoi trovare aggettivi qualificativi di grado positivo, comparativo e superlativo. Distinguili.
Oltre il testo
All'esercizio 1 di questa sezione ti proponiamo la lettura di una nota pagina dello scrittore italiano Alessandro Manzoni (1785-1873) ossia il ritratto della Monaca di Monza da "I promessi sposi"; all'esercizio 1 delle sezioni sul comparativo ti proponiamo la lettura di un altro celeberrimo ritratto: quello di Albertine dello scrittore francese Marcel Proust (1871-1922).
Leggili entrambi con attenzione.
Ora prova a togliere gli aggettivi e a vedere che ne risulta:
- i ritratti dei due personaggi femminili mantengono la stessa efficacia emotiva?
- è ugualmente facile ricostruire le caratteristiche fisiche e psicologiche delle due donne?
- quali aspetti si perdono?
- in quale dei due ritratti gli aggettivi sono più funzionali alla delineazione del carattere e in quale dell'aspetto fisico?
- quali altre considerazioni puoi fare sull'uso degli aggettivi nei due brani?
(proff. Galeotti e Vecchi)
teoria - pag.1
Il superlativo relativo esprime una qualità posseduta dal nome al grado massimo o minimo, in relazione ad un gruppo.
Esempio: Piero è il meno alto della classe
Anna è la ragazza più intelligente che conosco
Ricorda:
l'articolo è parte integrante del superlativo relativo (anche se tra l'articolo e l'aggettivo trovi un nome, come nel secondo esempio: la [ragazza] più intelligente)
(proff. Galeotti e Vecchi)
esercizi - pag.1
ESERCIZIO 1
Leggi attentamente il brano
LA MONACA DI MONZA
Il suo aspetto che poteva dimostrar venticinque anni, faceva a prima vista un'impressione di bellezza, ma di una bellezza sbattuta, sfiorita e direi quasi, scomposta. Un velo nero, sospeso e stirato orizzontalmente sulla testa, cadeva dalle due parti, discosto alquanto dal viso; sotto il velo, una bianchissima benda di lino cingeva, fino al mezzo, una fronte di diversa, ma non d'inferiore bianchezza; un'altra benda a pieghe circondava il viso, e terminava sotto il mento in un soggolo, che si stendeva alquanto sul petto, a coprire lo scollo d'un nero saio. Ma quella fronte si raggrinzava spesso, come per una contrazione dolorosa; e allora due sopraccigli neri si ravvicinavano, con un rapido movimento. Due occhi, neri neri anch'essi, si fissavano talora in viso alle persone, con un'investigazione superba; talora si chinavano in fretta, come per cercare un nascondiglio; in certi momenti, un attento osservatore avrebbe argomentato che chiedessero affetto, corrispondenza, pietà altre volte avrebbe creduto coglierci la rivelazione istantanea di un odio inveterato e compresso, un non so che di minaccioso e feroce; quando restavano immobili e fissi senza attenzione, chi ci avrebbe immaginata una svogliatezza orgogliosa, chi avrebbe potuto sospettarci il travaglio d'un pensiero nascosto, d'una preoccupazione familiare all'animo, e più forte di quello che gli oggetti circostanti. Le gote pallidissime scendevano con un contorno delicato e grazioso, ma alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. Le labbra, quantunque appena tinte d'un roseo sbiadito, pure, spiccavano in quel pallore: i loro moti erano, come quelli degli occhi, subitanei, vivi, pieni d'espressione e di mistero. La grandezza ben formata della persona scompariva in un certo abbandono del portamento, o compariva sfigurata in certe mosse repentine, irregolari e troppo risolute per una donna, non che per una monaca. Nel vestire stesso c'era qua e là qualcosa di studiato e di negletto, che annunziava una monaca singolare: la vita era attillata con una certa cura secolaresca, e dalla benda usciva sur una tempia una ciocchettina di neri capelli; cosa che dimostrava o dimenticanza o disprezzo della regola che prescriveva di tenerli sempre corti, da quando erano stati tagliati, nella cerimonia solenne del vestimento...
Era essa, in quel momento, come abbiam detto, ritta vicino alla grata, con una mano appoggiata languidamente a quella, e le bianchissime dita intrecciate nei voti.
(da A. Manzoni, I PROMESSI SPOSI)
Dopo aver letto il ritratto di Gertrude, sottolinea e classifica gli aggettivi presenti:
(proff. Galeotti e Vecchi)
esercizi - pag.2
ESERCIZIO 2
Riscrivi il brano dell'esercizio 1 trasformando gli aggettivi di grado positivo in superlativi (sia assoluti che relativi)
(proff. Galeotti e Vecchi)